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Elettrodomestici in stand-by: quali sono quelli che consumano di più

elettrodomestici

Gli elettrodomestici sono fondamentali nella nostra vita quotidiana. Molti li usiamo negli ambienti domestici e tanti li usiamo anche nell’ambito lavorativo. Ognuno di essi ha un consumo variabile anche quando viene lasciato in modalità stand-by. Per favorire il risparmio energetico è importante sapere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più, per poi sceglierli con attenzione e usarli con altrettanta premura.

Il consumo durante l’inutilizzo

Quali sono i dispositivi che consumano di più in stand-by? Se pensavate alla televisione, sappiate che consuma intorno a 1-3 Wh, quasi come le lavatrici più moderne che consumano da 1 a 4 Wh in stand-by. Il consumo si alza fino a 10 Wh per una stampante, a 10-15 Wh per i pc e a 25 Wh per i forni a microonde.

L’apparecchio che consuma di più, se non è di ultima generazione, è il condizionatore d’aria. È stato appurato che i dispositivi più datati possono arrivare fino a 80 Wh di consumo durante la modalità stand-by.

Come favorire il risparmio energetico

Per ridurre il consumo di energia è importante innanzitutto scegliere degli elettrodomestici efficienti da un punto di vista energetico (dalla classe A in su). Una volta selezionati i migliori, sarà fondamentale usarli con attenzione, spegnerli durante l’inutilizzo e, quando necessario, disconnettere le prese dalla rete elettrica. È sempre consigliabile sostituire gli elettrodomestici più vecchi con modelli più efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, è possibile installare dispositivi di controllo dell’energia, come termostati programmabili, interruttori temporizzati e sensori di movimento. Ogni accortezza è un piccolo passo per ridurre il consumo di energia e constatare un buon risparmio in bolletta.

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