Far parte di un condominio comporta la condivisione di diversi spazi e pertinenze esterne alla nostra abitazione: la classica scalinata che porta ai piani superiori o alle cantine ad esempio, giardini, vialetti, porticati… Insomma, tutte quelle aree che troveremo al di fuori della porta di casa saranno con molta probabilità non di nostro esclusivo utilizzo, ma a disposizione di tutti.
Accade spesso che per questi spazi comuni nascano alcune controversie tra condomini: trattandosi di uno spazio da condividere, va utilizzato mantenendone invariate le condizioni d’uso e consentendo agli altri lo stesso utilizzo di cui noi abbiamo beneficiato. Ma quello su cui ci focalizziamo oggi è proprio il pagamento delle bollette condominiali, ovvero inerente alle utenze sfruttate da tutti all’interno delle parti comuni del condominio.
Cosa dovreste sapere sulle parti comuni del condominio?
Il pagamento delle utenze condominiali dev’essere ripartito tra tutti i condomini che possono concretamente avere accesso e disporre dei predetti spazi condivisi (giardini e aiuole da irrigare, vani scala, androni, vialetti, locali garage, locali riscaldamento, piscine condominiali ecc…) che necessitano di energia elettrica ed acqua, ma anche della dovuta manutenzione. Anche a quest’ultima devono contribuire tutti, pena l’essere esclusi dall’utilizzo dei servizi condominiali e dall’accesso ai relativi spazi.
Per questa ed altre eventualità, viene sempre istituita infatti la figura dell’amministratore di condominio, che ha lo scopo di gestire tutte le controversie tra i condomini, provvedendo inoltre (anche se non direttamente) alla manutenzione ed alla pulizia delle parti comuni dello stabile.
Per toglierci qualsiasi dubbio, il Codice civile ci viene in aiuto definendo che gli spazi o le parti comuni sono quelle destinate appunto ai servizi comuni. Ad esempio, gli impianti sono considerati parti comuni finché non giungono al punto in cui varcano la soglia della nostra abitazione.
Come si esegue la suddivisione delle spese delle utenze?
Quando si tratta del pagamento delle utenze relative alle parti comuni del condominio, l’amministratore o chi ne fa le veci esegue una suddivisione in base ai millesimi (tabella millesimale). In pratica, esiste una legge che aiuta a calcolare quanto deve pagare ogni condomino.
In altre eventualità, tramite assemblea, si possono decidere altri criteri di suddivisione. Tuttavia, la maggioranza dovrà esporre il proprio consenso e sarà necessario includere la decisione unanime all’interno della delibera ufficiale e del regolamento condominiale.